Sulla rete il Sum cartesiano ha assistito ad una
trasformazione di non poco conto: da privato si è fatto pubblico, per cui il Sum
si è identificato sempre più col videri
e sempre meno con il cogitare.
Se sono visto esisto. Se appaio esisto. E’ la forza
del soft power (entertainment), più penetrante incisivo modellante e forte
dello hard power (il potere coercitivo e repressivo, più limitato e limitante),
in virtù del suo specifico potere seduttivo aggregante e uniformante.
Ci sono troppe Cassandre in giro. Si parla tanto di Zygmunt Bauman, che dipinge negativamente il mondo del Web2.0 come un mondo dove il
potere (CIA in primis) ci spia ed usa i
nostri dati usando le stesse forme di intrattenimento (mainstream and social
media) per asservirci
Ma questo il potere l’ha sempre fatto. Il famoso Panem et Circenses lo si è dimenticato?
Ma rispetto ad allora l’EGO (cartesiano) ha subito secolari
mutazioni. L’Ego ha allargato la sua sfera pubblica sempre più verso il videri ma non ha tuttavia definitivamente
annullato la sfera privata (del cogito). Lo ha fatto adeguandosi alla regola
imperante ed imperativa della maggiore tracciabilità in relazione alle
trasformazioni delle transazioni economiche (carte di credito, cellulari…) e
sociali (web, google, Facebook, Twitter…)
L’EGO è divenuto così tracciabile 24 ore al giorno
per 365 giorni all’anno. Per questo chi non è tracciabile (visibile) non
esiste.
Solo nella tracciabilità l’EGO prende forma. La
forma di questo secolo. L’EGO è sempre stato un soggetto passivo e mutante che
nella mutazione trova la sua ragione di esistenza. L’EGO checché ne dica
Cartesio è comunque e sempre un Synthetos, un Composto.
Nell’era del Web2.0 l’EGO, a dispetto di quello che
dicono le Cassandre, trova la sua composizione, Synthetis, nella capacità di
determinazione online di categorie (tagging) che nella totalità delle determinazioni
(tags) trova il suo collocamento in quanto si fa individuare e riconoscere: I am seen Therefore I exist
Che poi il potere lo sfrutti ai suoi fini è
conseguente. Il Potere è l’Impero, tutto ciò che crea una struttura forte che
sfrutta a suo vantaggio strutture deboli.
Ce maître n’a
pourtant que deux yeux, deux mains, un corps, et rien de plus que n’a le
dernier des habitants du nombre infini de nos villes. Ce qu’il a de plus, ce
sont les moyens que vous lui fournissez pour vous détruire. D’où tire-t-il tous
ces yeux qui vous épient, si ce n’est de vous ?